Jukebox in proscenio

Jukebox in proscenio

Al contrario di quanto una persona distratta o superficiale possa pensare, il teatro è un posto dove si lavora, e si lavora tanto. Il corso per diventare attore “La pietra parla”, che si tiene ogni settimana presso le accoglienti sale del Centrale Preneste Teatro, non è luogo per signorotti annoiati col cappello bianco o egocentrici in cerca di facili applausi, è un luogo in cui la gente suda e fatica, sperimenta e ruba (con gli occhi, non pensate male), il tutto con una finalità: far uscire e poi scolpire l’artista nascosto in ognuno di noi. E’ un lavoro faticoso che può portare a grandi soddisfazioni, ma sono dell’idea (e fortunatamente non sono l’unico a pensarla così) che, per non risultare barboso, necessiti di un tocco di magia; qualcosa che scandisca quei momenti in cui le persone coinvolte nel gioco (perché anche di gioco si tratta) si rimboccano le maniche e, da bravi artigiani, danno inizio alla loro creazione interiore: questo qualcosa è la musica. Chi conosce Tiziana e Fabio sa quanto la musica abbia sempre svolto per loro un ruolo fondamentale. Negli spettacoli finali? Sì, certo… ma anche nel lavoro settimanale di costruzione dell’attore. Il loro corso di teatro ha una colonna sonora costante. Non un semplice sottofondo, ma una selezione variegata e sfuggente, in continua evoluzione e frutto di un lavoro quotidiano di ricerca. Ma la musica non serve esclusivamente a scandire ed arricchire quei momenti di gioco e fatica, la musica è la stella polare di ogni bravo attore: si improvvisa sulla musica, ci si rilassa con la musica, si parla sulla musica, si trae ispirazione dalla musica e… ci si emoziona con la musica. Emozioni che sono poi la benzina per andare avanti e continuare a… “scolpire”.

 

GABRIELE TRAVERSA