La Festa

La Festa

30/31 maggio – 1 giugno 2024
ore 21.00
Via Alberto Da Giussano, 58
Centrale Preneste Teatro

Da “Party Time” di Harold Pinter
adattamento e regia di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa

con
Dorina Alimonti
Barbara Ciolfi
Tiziana Colella
Serena Corrado
Fabio Cugliari
Michele D’Elia
Laura Fabi
Carlo Falco
Letizia Fazio
Elena Floridi
Paola Fois
Vartan Mercadanti
Francesca Murri
Valerio Neri
Annapaola Ottaviani
Eleonora Palazzolo
Annavera Scandone
Clelia Tonelli
Paola Zampieri
Giulia Zucaro
e con Fabio Traversa

Anche nel 2024 andranno in scena venti allieve e allievi di tutte le età dai ventenni ai settantenni, per un teatro integrato ed intergenerazionale. Stiamo lavorando su Harold Pinter, in particolare su “Party Time” come emblematico contenitore del pensiero dell’autore che si arricchisce di frammenti da altre sue opere e di nuovi personaggi. Il tema riguarda la violazione dei diritti umani e la gestione del potere politico da parte delle classi dirigenti, disposte a tutto pur di mantenere i loro privilegi.

La pièce si svolge nel corso di una serata, un party di un uomo di potere dove gli ospiti – una varia umanità che ipocritamente nasconde invidie e antipatie per un’irrefrenabile sete di arrivismo – chiacchierano amabilmente di club esclusivi, vacanze su isole deserte, ristoranti costosi. Un mondo sociale esclusivo, con un’intolleranza elevata verso chiunque non si conformi a questa società o non soddisfi le loro richieste.

Tra un bicchiere e l’altro irrompe la realtà del mondo esterno, quella rimasta fuori dalla superficialità della festa, quella delle strade dove – come si deduce da alcune battute – sembra essere in corso una feroce repressione i cui ispiratori sono tra gli ospiti della serata. Due luoghi differenti, due mondi contrastanti che Pinter ritrae impietosamente evidenziando il rapporto tra mondanità e potere in una società che appare libera e tollerante dal punto di vista dei costumi e repressiva in fatto di libertà di pensiero e di espressione. Poche le voci fuori dal coro a quel party. 

E Il dissenso viene ridotto al silenzio. Perché l’importante è non porsi domande.

Nessun commento

Aggiungi il tuo commento